Ritenuto da molti il film italiano più sorprendente del 2017, premiato al Festival di Venezia e in corsa per una candidatura agli Oscar 2018, Gatta Cenerentola è un film d’animazione diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone.

Questo film si inserisce nella tendenza contemporanea di modernizzazione delle opere classiche, in questo caso della Cenerentola di Giambattista Basile.
Gatta Cenerentola conserva, infatti, gli elementi originali della storia: la matrigna, il principe azzurro, la scarpetta, le sorellastre ma sono stravolti completamente per raccontare in chiave dark una storia del tutto diversa.

Ambientato in una Napoli futuristica e distopica a seguito dell’esplosione del Vesuvio, Cenerentola non è altro che un veicolo per presentare una storia dai toni noir che racconta il degrado della città partenopea, tra spaccio, camorra e distruzione della cultura.
I veri protagonisti della storia infatti sono la matrigna e il suo amante, in combutta sin dall’inizio della storia per uccidere il padre di Cenerentola, filantropo e scienziato, ed ottenere così la sua eredità. E quindi lo scontro che caratterizza Napoli da sempre: legalità e criminalità, innovazione e distruzione.

Le immagini sentono dell’influenza dei cartoni giapponesi ed americani, ben lontane da quelle della Disney stampate nell’immaginario collettivo;non sono nitide e i tratti sono spigolosi e scuri in linea con il tono generale del lungometraggio, caratterizzato dalla cenere e dal grigio. Ma in contrasto con questo generale clima cupo e con il clima futuristico, la musica occupa un ruolo principale, la tipica musica napoletana neomelodica della tradizione.

Insomma questo film d’animazione è il connubio perfetto tra una visione moderna dell’artee al contempo una celebrazione delle radici culturali partenopee.