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Caravaggio

I Tableaux Vivants da Caravaggio

Tableau vivant è un’espressione francese che in italiano significa “quadro vivente” ed è, in arte, una tecnica con cui degli attori veri riproducono un quadro davanti ad un pubblico in sala. Durante la rappresentazione delle opere, gli attori non parlano e non si muovono, in questo modo la loro arte concilia nello stesso tempo pittura, teatro e fotografia. Un esempio molto famoso di questa tecnica artistica è la rappresentazione delle tele di Caravaggio. A Napoli, nel museo Diocesano di Donnaregina, 8 attori hanno composto 23 opere di questo artista.

Guarda il video, le riconosci? Scrivi nella tabella quali quadri sono rappresentati secondo l’ordine in cui li vedi:

Adorazione dei pastori; Annunciazione; La morte della Vergine; Deposizione; Il seppellimento di Santa Lucia; La Flagellazione.

1° quadro Titolo:
2° quadro Titolo:
3° quadro Titolo:
4° quadro Titolo:
5° quadro Titolo:
6° quadro Titolo:
7° quadro Titolo:

Analizziamo, ora, una vera tela di Caravaggio: Le sette opere di misericordia. Prima, però, un po’ di storia. È una tela realizzata tra il 1606 e il 1607 a Napoli per la Congregazione del Pio Monte, istituto che aiutò Caravaggio a fuggire da Roma. Il quadro è stato pagato 400 ducati in totale, di cui 370 spettanti all’autore, come è possibile leggere nel contratto stesso ancora conservato presso il Pio  Monte. L’opera in questione, rappresenta le sette opere di misericordia corporali richieste da Gesù per chiedere misericordia, cioè perdono, per i nostri peccati. E, in particolare, sono:

1.     Dar da mangiare agli affamati.
2.     Dar da bere agli assetati.
3.     Vestire gli ignudi
4.     Ospitare i pellegrini/i viaggiatori.
5.     Curare gli infermi/i malati.
6.     Visitare i carcerati.
7.     Seppellire i morti

Ed ecco la tela. Un soggetto sacro immerso in una scena di vita quotidiana in una strada di Napoli. Un Caravaggio qui, dunque, quasi blasfemo. Una fotografia che ferma la gente così com’è e lì dove si trova. Immagini estrapolate dal trambusto della vita. Un quadro movimentato, ricco e quasi caotico proprio come la città che adesso ospita il pittore. Una scena buia con un unico punto luce nella fiaccola che porta un uomo. L’opera è quasi divisa in due parti: una prima, in alto, con il gruppo celeste degli angeli che precipitano volando ed una donna con il suo bambino, forse la Madonna con Gesù, affacciata ad una finestra che osserva ciò che succede giù; e la seconda parte, appunto, in basso dove si svolgono le sette opere di Misericordia. Ma dove sono, precisamente, nel dipinto?

Proviamo a sezionare il quadro ed indovina di quale opera di carità si tratta:

In questa scena puoi vedere un cavaliere che dà un mantello ad un uomo nudo ritratto di spalle e seduto per terra. Dunque l’opera in questione è …………………………………………………. In questa stessa scena è rappresentata anche un’altra opera di misericordia. Nel particolare, infatti, si notano uno storpio ed un cavaliere che si avvicina a lui. Allora l’opera di misericordia è …………………………………………….. .

In questa sezione c’è un uomo dalla pelle scura che beve acqua da una mascella d’asino, dunque l’opera rappresentata è ………………………………………………… Questo particolare si riferisce all’episodio Biblico di Sansone che riuscì a sopravvivere nel deserto bevendo l’acqua che il Signore fece sgorgare dal nulla.

In questa scena è dipinto un uomo che illumina con una fiaccola il passaggio di un corpo, di cui si vedono solo i piedi, trasportato da un altro uomo. L’opera di misericordia raffigurata qui è……………………………………………………. .

Qui Caravaggio ha fatto riferimento a dei personaggi leggendari, il vecchio Cimone che era stato imprigionato e condannato a morte e sua figlia Pero che va a trovarlo in prigione e per nutrirlo gli offre il seno. Ben due opere di misericordia, allora, si trovano qui raffigurate e cioè il …………………………………. e il …………………………………………………….. .

In quest’ultimo particolare puoi vedere due uomini che dialogano. Uno dei due indica con un dito un punto esterno alla scena ed in questo modo, probabilmente, invita l’altro con il cappello a seguirlo. I critici hanno identificato nell’uomo con il cappello un viaggiatore e dunque l’opera di misericordia qui rappresentata è ………………............................................................

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